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CSEC-S: prevista una consultazione sugli assegni di custodia

Nella riunione del 20 novembre 2023, la CSEC-S ha elaborato il suo modello alternativo al progetto del Consiglio nazionale di Legge federale concernente il sostegno alla custodia di bambini complementare alla famiglia e ai Cantoni nella loro politica di sostegno alla prima infanzia (LSCus). Nella prossima riunione del gennaio 2024, la Commissione dell’educazione del Consiglio degli Stati vorrebbe adottare un rapporto esplicativo. Alleanza Infanzia e altre organizzazioni professionali sostengono il modello del Consiglio nazionale.


Foto: Servizi del Parlamento, Berna | parlament.ch

La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) si è nuovamente occupata del progetto del Consiglio nazionale sulla LSCus (cfr. News, 28.08.2023 e News, 26.10.2023) e ha concretizzato il suo concetto di assegno di custodia (cfr. comunicato stampa CSEC-S, 21.11.2023).


Nella prossima riunione del gennaio 2024, la CSEC-S adotterà un rapporto esplicativo e aprirà la consultazione. Questo consentirà ai Cantoni e a tutte le organizzazioni e le persone interessate di presentare le proprie osservazioni. Ciò ritarderà ulteriormente l’esame della LSCus e non sarà più possibile sostituire l’attuale finanziamento iniziale entro la fine del 2024 (Iv. Pa. CSEC-N 22.403). La CSEC-S ha pertanto deciso di presentare un’iniziativa di Commissione 23.478 “Proroga fino alla fine del 2026 dei contributi federali in materia di custodia di bambini complementare alla famiglia”.


Modello alternativo inadeguato e inutili ritardi

Kibesuisse ribadisce ancora una volta la sua posizione critica nei confronti delle decisioni della Commissione dell’educazione del Consiglio degli Stati, sia in termini di contenuti che di strategia. L’assegno di custodia sarebbe una misura basata sul principio dell’annaffiatoio. Kibesuisse preferisce chiaramente il modello del Consiglio nazionale, che rappresenta un “pacchetto” equilibrato che consiste in una riduzione dei costi a carico dei genitori e nella promozione dell’offerta (anche in termini di qualità) attraverso accordi di programma. Inoltre, Kibesuisse definisce l’approccio della Commissione dell’educazione del Consiglio degli Stati come una “tattica dilatoria negligente”, in quanto con il modello del Consiglio Nazionale è già stata messa sul tavolo una buona soluzione e allo stesso tempo la situazione nel settore dell’accoglienza dell’infanzia continua a peggiorando in termini di carenza di personale qualificato.


Anche Alliance f vede minacciata la proposta di legge e, già dopo la prima sessione della CSEC-S, ha lanciato una petizione (disponibile in tedesco, in francese) chiedendo un rapido sgravio per i genitori.


Alleanza Infanzia condivide questa posizione critica è chiede pertanto di portare avanti il pacchetto complessivo ben equilibrato del Consiglio nazionale, finalizzato a ottenere effetti mirati a diversi livelli.



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