Su incarico della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS), l’Alta scuola pedagogica di San Gallo ha redatto un rapporto nazionale nell'ambito dello studio dell'OCSE «Starting Strong VI: Supporting Meaningful Interactions in Early Childhood Education and Care». Il rapporto si focalizza sulla questione di come garantire un'educazione e accoglienza della prima infanzia di alta qualità.
In seguito all’aumento quantitativo dell’offerta di formazione, educazione e accoglienza della prima infanzia registrato negli ultimi decenni, la qualità dell’offerta è diventata sempre più importante. Secondo il rapporto, in Romandia le condizioni poste per l’educazione della prima infanzia sono migliori rispetto a quelle della Svizzera tedesca e del Ticino. Inoltre, nelle zone rurali, l’offerta di servizi di custodia complementare alla famiglia è spesso molto limitata. Rispetto agli altri paesi europei, anche l'accesso alla custodia complementare dei bambini presenta delle disuguaglianze a causa degli alti costi a carico dei genitori. Ciò è dovuto, non da ultimo, al fatto che in Svizzera l'ingresso nel sistema scolastico avviene di solito all’età di quattro anni attraverso la frequentazione della scuola dell'infanzia, mentre le offerte educative per la prima infanzia prima dei quattro anni sono di carattere privato e non rientrano nell’offerta educativa pubblica.
Quasi nessuna norma vincolante
Il rapporto mostra che in Svizzera esistono poche norme vincolanti in grado di certificare e di favorire l’ulteriore sviluppo della qualità delle attività nella FEAPI. La responsabilità per il controllo, l’autorizzazione e la regolamentazione dei servizi per la prima infanzia è di competenza cantonale. Anche se i requisiti per la qualità dei servizi esistono in tutti i cantoni, per quanto riguarda i contenuti dei concetti pedagogici, i requisiti cantonali, se regolamentati, restano per lo più vaghi.
C'è una mancanza di conoscenze scientifiche
Inoltre, secondo il rapporto, in Svizzera le conoscenze scientificamente fondate sulla qualità pedagogica delle offerte per la prima infanzia sono limitate. Tuttavia, queste conoscenze sono necessarie per promuovere la professionalizzazione e per progettare la formazione di base e continua basate sull’evidenza. Il sistema di formazione duale è uno dei punti di forza della Svizzera. Esso garantisce il transfer ottimale tra teoria e pratica. Nella Svizzera francese, le persone che lavorano nel settore della prima infanzia hanno qualifiche professionali più elevate. Per migliorare la qualità pedagogica è necessario investire nella qualifica del personale e nella formazione continua delle/degli educatrici/tori.
In definitiva, per migliorare la qualità dell'istruzione e garantire pari opportunità educative in tutta la Svizzera, è necessaria una maggiore regolamentazione. Per quanto concerne la qualità pedagogica dei processi nella formazione, educazione e accoglienza della prima infanzia sono necessari standard nazionali, controllati e applicati dai cantoni e dai comuni.
Ulteriori informazioni:
Faeh, A. und Vogt, F. (2021). Quality beyond regulations in ECEC: country background report for Switzerland. St. Gallen: Centre of Early Childhood Education, St. Gallen University of Teacher Education.
Kibesuisse (2020). Positionspapier zur pädagogischen Qualität in Kindertagesstätten.
Kibesuisse (2020). Positionspapier zur Finanzierung pädagogischer Qualität in Kindertagesstätten.
Rete custodia bambini e Commissione svizzera per l’UNESCO (Ed.) (2016). Quadro d’orientamento per la formazione, l’educazione e l’accoglienza della prima infanzia in Svizzera.
Starting Strong: qualità nella formazione, educazione accoglienza della prima infanzia (Contributo Info-Feed Prima Infanzia del vom 14 luglio 2021).
コメント