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Dopo 25 anni, l’educazione non violenta è sancita dalla legge

Accogliendo la mozione 19.463 «Sancire nel Codice civile l’educazione non violenta», il Parlamento ha lanciato un segnale importante: durante l’ultima sessione invernale, il Consiglio federale è stato incaricato di elaborare una corrispondente regolamentazione aggiuntiva per il Codice civile.


Foto: Sad child from this father and mother arguing / Adobe Stock

Circa tre anni fa, la Consigliera nazionale del Centro, Christine Buillard-Marbach, ha presentato la sua mozione con un mandato chiaro. Con un nuovo articolo del Codice civile svizzero (CC), il diritto dei bambini a un’educazione non violenta dovrebbe essere sancito per legge anche in Svizzera. Con questo articolo aggiuntivo, in futuro i bambini saranno maggiormente protetti da punizioni fisiche, ferite psicologiche e altre misure degradanti.


Secondo l’art. 11 della Costituzione federale, i bambini e gli adolescenti hanno diritto a particolare protezione della loro incolumità e del loro sviluppo. Considerando che in Svizzera un minore su due subisce violenza psicologica e/o fisica nel corso della sua crescita, occorre pertanto concretizzare l’articolo 11 della Costituzione, segnatamente nel Codice civile (CC). Questi risultati sono stati confermati anche dallo studio «I diritti dell’infanzia dal punto di vista di bambini e adolescenti» pubblicato dall’UNICEF Svizzera e Liechtenstein nel 2021. L’adozione di questa mozione ha finalmente colmato questa lacuna giuridica.


In vista delle deliberazioni parlamentari, Alleanza Infanzia, Rete svizzera diritti del bambino e Protezione dell’infanzia Svizzera, insieme a numerosi associati, si sono rivolti ai membri della Commissione, sia nella primavera del 2022 che nell’ottobre dello stesso anno, per ribadire l’importanza dell’ancoraggio giuridico dell’educazione non violenta per il benessere del bambino. Tale impegno sta ora dando i suoi frutti: ciò che il Consiglio nazionale aveva già sostenuto nel 1996 e che nel frattempo era stato respinto, ha finalmente ottenuto la maggioranza necessaria anche in seno al Consiglio degli Stati.


La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia viene finalmente attuata dopo 25 anni

Con la firma della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia (UNCRC) nel 1997, la Svizzera si è impegnata, ai sensi del diritto internazionale, a proteggere i bambini da ogni forma di maltrattamento da parte dei genitori o di altre persone che se ne prendono cura e a offrire programmi di prevenzione e di assistenza adeguati. Ciò include il diritto, sancito dalla legge, a un’educazione non violenta. La Svizzera è già stata redarguita due volte dall’ONU per non aver ancora intrapreso alcun passo in questa direzione.


Con l’adozione della mozione della Consigliera nazionale Christine Buillard-Marbach, il diritto a un’educazione non violenta sarà finalmente sancito nel Codice civile, 25 anni dopo la ratifica della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. Spetta ora al Consiglio federale redigere il relativo disegno di legge.


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