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La creatività digitale nella prima infanzia, da Jean Piaget in poi…

Attraverso un colloquio con uno dei pochi testimoni ancora vivente che ha conosciuto Jean Piaget e ha collaborato con autori che hanno ripreso e sviluppato la sua teoria, si cercherà di riflettere in modo critico sul significato di sviluppo e dei momenti chiave che lo caratterizzano.



La nozione di sviluppo, soprattutto nei primi anni di vita, viene evocata in quasi tutti i testi che intendono trasmettere indicazioni su come affrontare il tema del rapporto con il mondo digitale. Poco si sa, però, su ciò che si nasconde dietro a un concetto tanto abusato. Sovente il discorso si conclude fornendo indicazioni sull’età e sul tempo concesso per usare uno smartphone o un qualsiasi altro device.


Una rilettura dell’opera piagetiana, e di alcune correnti che ad essa si ispirano, sollevano più di un interrogativo sul come si tenda ad affrontare la tematica.


Il progetto Lapurla, che preconizza l’avvicinamento del bambino, dalla nascita in poi, alla creatività, alla cultura, all’estetica, anche con strumenti digitali, sarà l’esempio di riferimento.


Durante l'incontro, Paolo Bernasconi, Alessia Baldon ed Elena Ganzit interrogano Dieter Schürch (assistente di J. Piaget e che ha collaborato con alcuni importanti interpreti del suo pensiero).


Martedì 03 maggio, 18:00-20:00, LAC Lugano

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