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Policy Brief dell'UNESCO sull'educazione inclusiva della prima infanzia

L'educazione della prima infanzia ha il potenziale per migliorare le opportunità per i bambini svantaggiati. Tuttavia, è necessario che le offerte nel settore della prima infanzia siano inclusive.


Foto: Jelleke Vanooteghem / unsplash

Con l'adozione dell'Agenda 2030 e la ratifica di varie convenzioni delle Nazioni Unite sui diritti umani, la comunità internazionale si è impegnata a garantire un'istruzione inclusiva, equa e di qualità per tutti. Questo per quanto riguarda anche il settore della formazione, dell’educazione e dell’accoglienza della prima infanzia. Nonostante il loro impegno, gli sforzi dei vari paesi per pianificare e attuare un'educazione inclusiva per la prima infanzia sono molto eterogenei.


Condizioni quadro

Un accesso universale e a bassa soglia è essenziale per un'educazione inclusiva. Conformemente a quanto stabilito dall'UNESCO, gli Stati sono tenuti a eliminare le barriere di accesso esistenti legate allo status socio-economico, al genere, alla disabilità, all'etnia, alla lingua, ecc. L'istruzione prescolare di almeno un anno è obbligatoria solo in 3 paesi su 10. Per garantire l'educazione della prima infanzia, è opportuno approvare le leggi necessarie e adottare misure specifiche per gruppi di destinatari. Occorre inoltre promuovere la cooperazione tra i vari attori per identificare precocemente esigenze particolari e offrire servizi appropriati. I genitori svantaggiati, in particolare, devono poter beneficiare, se necessario, di un’assistenza adeguata per i loro figli.


Pratica pedagogica

I programmi di formazione inclusivi sostengono lo sviluppo socio-emotivo e la formazione dell’identità dei bambini. A tal fine, i contenuti educativi, in particolare il «gioco», devono rispondere alle loro esigenze. Le attività educative inclusive per la prima infanzia rafforzano nei bambini il senso di stima e di appartenenza. Per poter strutturare la formazione, l’educazione e l’accoglienza della prima infanzia in modo inclusivo e per poter lavorare in modo costruttivo con i genitori, è essenziale che le conoscenze metodologiche siano trasmesse agli operatori della prima infanzia nell’ambito della formazione e del perfezionamento.


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